Come si definisce un emozione? È appena finito il mio viaggio in Marocco e vi posso dire che tutto quello che ho visto, vissuto e percepito è stata un’emozione forte, o meglio, fortissima.

Da anni avevo il desiderio di poter realizzare un viaggio mistico; un viaggio attraverso il Marocco, per raggiungere il deserto e provare delle emozioni nuove. Abbiamo raggiunto luoghi dove poter dare spazio all’ascolto del proprio corpo, lavorando su se stessi per 3 giorni interi: indescrivibile. Ma andiamo con ordine

La partenza del viaggio: la splendida Marrakech

Con una guida del luogo, siamo partiti con la visita ai Jardin Majorelle a Marrakech per poi proseguire verso il palazzo Bahia: quest’ultimo è considerato un capolavoro dell’architettura tradizionale marocchina, e fu la residenza del sultano.

Abbiamo proseguito a visitando la Mecca della Medina, il famoso luogo di preghiera. Dopodiché siamo stati a visitare una farmacia-erboristeria, dove ci hanno spiegato ogni erba e medicina tipica del Marocco.

La domenica siamo partiti con il viaggio vero e proprio: siamo andati verso l’est del Marocco, attraversando il passo Tizi n’Tirherhouzine uno dei più alti in Marocco. Si trova a 2709 metri di altezza: non vi dico il panorama! Nel pomeriggio abbiamo proseguito verso villaggi fortificati, oasi e valli suggestive del luogo, percorrendo strade dalle curve mozzafiato e gole spettacolari.

Il lunedì ci siamo avviati verso il deserto del Sahara e abbiamo iniziato il nostro trekking con il cammello verso il campo. Ci siamo fermati ad ammirare il tramonto tra le dune e il silenzio, dove regna una pace spettacolare.

Il campo è sistemato tra le dune con tende di lana e c’eravamo soltanto noi. Tutto era perfetto,  compresi i pasti: abbiamo mangiato del cibo tradizionale, molto vario e saporito.

Viaggio Marocco a tavola!

Le emozioni del viaggio: movimento del corpo e dello spirito

Al campo c’era Anna, una mia amica che ha partecipato al viaggio perché affascinata dal luogo: tra le dune e pace ha fatto delle sessioni di yoga, ed era uno spettacolo potersi far coccolare.

I tre giorni nel deserto del Sahara sono stati molti creativi: ci siamo concentrati soprattutto sul lasciare andare quelle situazioni che non ci fanno avanzare. Nel corso del tempo abbiamo imparato a lasciare andare qualcosa che non vogliamo più, che non ci appartiene; la chiave è l’ascolto del proprio corpo, di cui ogni segnale è un campanello d’allarme.

Abbiamo capito l’importanza dell’amore per sé stessi: chi più di te può darti lo stesso amore?  L’amore parte da noi e solo tu puoi apprendere al meglio come.

Come si potrebbe vivere senza obiettivi? Ognuno di noi inizia la propria giornata a suo modo, secondo un certo programma: chi va a scuola, chi invece resta a casa, oppure si reca al lavoro.

Ad un certo punto però si sente il bisogno di esplorare, di andare verso qualcosa che ti fa stare bene: ecco il perché della mappa degli obiettivi, utile per focalizzarci al meglio. Per vivere la vita che abbiamo sempre desiderato, bisogna avere focus.

L’importanza dei tre giorni è stato dedicare del tempo a sé stessi sulle dune, al riposo del corpo, a liberare e lasciar andare quello che ci limita per vivere al meglio. Per me è stato bellissimo vedere come ognuno di noi abbia usufruito del proprio tempo per poter fare ciò che più desiderava.

Un vero sogno che si è realizzato: presto potrete vedere dei video delle partecipanti che vi raccontano direttamente la loro esperienza.

Viaggio sul cammello

Alla prossima avventura! Ci sarai?

Il viaggio è stato bellissimo e pieno di emozioni. Non basta certo un articolo per raccontarle tutte, e proverò ad integrare questo diario con degli altri racconti.

Ma perché non venire a viverlo in prima persona?

Vi comunico che sto già organizzando il prossimo viaggio, dal 4 maggio fino al 12 maggio 2019. Sto ancora lavorando sul programma, ma vi posso dare già qualche anticipazione: viaggeremo in compagnia di Simone Astrocoach, un carissimo amico. Con lui lavoreremo assieme per voi al campo nel deserto.

Al nostro arrivo a Marrakech partiremo per N’kob, dove alloggeremo per una notte. Il giorno dopo inizieremo con un trekking di due giorni sulle montagne Atlas; vivremo a contatto con una famiglia nomade, alloggiando in una tipica tenda Nomade.

Proseguiremo poi per il campo a Merzuga, nel deserto del Sahara, dove lavoreremo per 3 giorni. Faremo trekking in cammello e poi ritorneremo al campo; dopodiché proseguiremo per Ouarzazate, dove alloggeremo in un albergo sul lago.

Il viaggio viene organizzato assieme alla guida del luogo Mohamed. È stato grazie a lui che sono riuscita a realizzare questo viaggio: ha saputo soddisfare ogni richiesta e per me è stato fondamentale.

Ti invito a seguire il mio blog ed iscriverti alla newsletter per ricevere tutte le informazioni per il prossimo viaggio!

Se hai qualche domanda mi puoi scrivere a info@giovannasolca.ch o sulla mia pagina Facebook: sarò ben felice di risponderti!