La fine del lockdown, la ripresa dei miei progetti, il ritorno alla normalità: vi voglio raccontare un po’ di cose successe in queste ultime settimane.

Con la parziale ripresa dei viaggi e un lento ritorno alla vita di tutti i giorni ho voluto riprendere tutti i miei progetti lasciati in sospeso: quello di Marrakech in primis e non solo. Dopo tanto tempo sono tornata lontana dalla mia casa e dalla mia famiglia, sempre con la voglia di stare bene e con il pensiero fisso sui miei obiettivi. 

Insomma, una nuova e meravigliosa avventura mi aspetta all’orizzonte!

Ritorno in Marocco, tra silenzio e meditazione che tanto mi sono mancati

Durante tutto il periodo di lockdown sono rimasta lontana dal Marocco e dai miei progetti iniziati lì: ti posso assicurare che già questa è stata una grande impresa! I tempi e le modalità di lavoro infatti sono molto diversi, e non è affatto semplice seguirne la progressione a distanza.

Anche la loro mentalità è molto diversa dalla nostra: basti pensare che quasi alla fine di ogni frase aggiungono la parola “inshallah”, che significa “se dio vuole”. A volte è un’espressione corretta e opportuna perché per certi eventi o situazioni si capisce che sono avvenuti proprio per volontà divina; altre volte però c’è bisogno di fare i conti con la realtà e capire quanto sia importante l’impegno di ognuno perché qualcosa avvenga. 

Sicuramente le cose avvengono “se dio vuole”; in alcuni casi, a volte non è sufficiente l’intervento divino e c’è bisogno che anche gli uomini si impegnino per farle accadere.

Per raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono posta sto lavorando con impegno e dedizione; ci vuole molto tempo, anche di più di quello che si possa prevedere all’inizio. Ecco perché, adesso più che mai, bisogna rimanere concentrati e in equilibrio con sé stessi, visti anche i fattori esterni così impegnativi (la temperatura qui raggiunge picchi di 49 gradi). 

Personalmente non ho mai sofferto il caldo, in alcuni casi mi sono trovata davvero in difficoltà. Un giorno mi è capitato di sentirmi sopraffatta: avevo tantissimi impegni, un ritmo di lavoro serrato e mi sentivo la testa in ebollizione. Ad un certo punto ho trovato un rubinetto di acqua e non ci ho pensato due volte: mi sono fatta una doccia dalla testa ai piedi. È stato un vero sollievo: mi sono sentita di nuovo leggera e rinvigorita, pronta per ripartire e procedere con il mio lavoro.

Se puoi sognarlo puoi farlo

Per fortuna, i momenti di grande impegno si alternano con pace e tranquillità; quando sono da sola mi prendo molto tempo per scrivere ed appuntarmi tutto quello che mi succede e le esperienze che vivo qui in Marocco. 

Mi mancava molto la vita di qui: nonostante siano poche ore di viaggio da casa mi rendo conto ogni volta di più di quante differenze ci siano tra la cultura occidentale e la cultura araba. 

Marrakech è una città di circa 1 milione di abitanti, ma per certi aspetti sembra ancora un villaggio del deserto: le persone infatti girano ancora nel centro storico (la medina) trasportando la propria merce nel carretto trainato dagli asini, oppure direttamente sul dorso dell’animale. Le strade sono molto strette, e non assolutamente abbastanza spazio per girare con le auto o i furgoni.

Il lockdown ha segnato molto questa città: mentre qualche mese fa era piena di turisti ad ogni ora del giorno, ora si fa molta fatica a vedere qualcuno per strada che non siano i commercianti locali. Tutti i negozi turistici sono chiusi, e ci sono moltissime persone che si sono trovate senza lavoro.

Io e Mohamed, la guida con cui organizzo tutti i miei viaggi in Marocco

Fino a quando non riprenderanno i viaggi ad un ritmo normale questa città soffrirà molto, data la grande dipendenza dal turismo che ha sempre caratterizzato Marrakech.  

Sono molto fiduciosa che ci possa essere una svolta molto presto, in modo da poter riprendere anche i miei tour del Marocco come ho fatto negli anni passati. Al momento infatti mi risulta molto difficile poter riprogrammare dei giri qui, ma conto di poterne riproporre nella prossima primavera.

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Ti aspetto presto per conoscere questo popolo semplice, di cui ti puoi solo innamorare.

Un abbraccio

Giovanna