Con l’articolo di oggi si chiude il ciclo di racconti delle tappe dei miei viaggi, in programma per questo autunno. Se mi hai seguito nel mio blog e sulla mia pagina Facebook avrai visto che ogni due settimane circa ho voluto raccontare nel dettaglio tutti i luoghi principali che andremo a visitare.
Se te ne sei perso qualcuno, li puoi ritrovare tutti nei due articoli che ti metto qui sotto. Basterà cliccare il pulsante e dentro troverai tutte le tappe con le rispettive descrizioni.
Come dicevo quindi, oggi ti racconto una tappa che ha dell’incredibile; sto parlando di Ourzazate, la città conosciuta come la “Hollywood d’Africa” per la numerosa presenza di set cinematografici tra i più grandi al mondo.
Vediamo quindi assieme la tappa di Ourzazate, le curiosità delle città e tutte le attrazioni presenti in questo luogo.
Ourzazate, la Hollywood d’Africa
Anche se l’origine del suo nome deriva da una parola araba che significa “senza rumore”, la città è tutt’altro che ammutolita. Situata nella valle del Dades, tra le montagne dell’Alto Atlante e il deserto del Sahara, Ourzazate è una piccola cittadina di formazione relativamente recente; furono infatti i francesi a fondarla nel 1928, per poi diventare per decisione del luogo la cosiddetta cittadella del cinema o capitale del cinema in Marocco.
È qui infatti che si trovano la scuola del cinema e diversi studi cinematografici come gli Atlas Studios o i CLA Studios, che vantano numerose collaborazioni con le major internazionali di Hollywood.
Proprio queste collaborazioni, inizialmente sporadiche, hanno cominciato a diventare sempre più frequenti, e la cittadina ha iniziato ad acquisire sempre più importanza nel panorama cinematografico; sempre più scene memorabili sono state girate qui e sempre più attori famosi si recano in questo luogo.
Giusto per citare qualche titolo, Ourzazate ha fatto da sfondo a film del calibro di “Lawrence d’Arabia”, “Kundun” di Martin Scorsese, “Il gladiatore” con Russel Crowe e la famosissima serie di successo “Il trono di Spade”.
È normale quindi che, durante il nostro soggiorno lì, potrà capitarci di vedere qualche troupe al lavoro per la registrazione di un film. Magari, con un po’ di fortuna, vedremo anche qualche star!
In alcuni momenti della giornata gli studios aprono le porte ai turisti, con la possibilità di camminare tra i set rimasti allestiti; si rimane quasi incantati a passare dall’Egitto dei faraoni al tempio buddhista d’Oriente, dalle strade dell’antica Roma alle mura di Gerusalemme.
Cosa vedere a Ourzazate oltre al mondo cinematografico
Per raggiungere la cittadina bisogna seguire la strada che da Marrakech porta alla Ksar di Ait Ben Haddou. Il viaggio dura circa 4/5 ore, si attraversa il passo Tizi n Tichka e, nei dintorni, sarà possibile anche visitare la Kasbah di Taourirt.
Oltre ai set del cinema, Ourzazate possiede un ricchissimo patrimonio storico: basti pensare ad esempio alla kasbah Ait Ben Haddou, protetta dall’UNESCO e protagonista naturale di moltissime scene di film.
Si tratta di una sorta di villaggio tipico, la cui bellezza mi affascina ogni volta; si trova su una collina sopraelevata, da cui è possibile ammirare tutto il paesaggio circostante. In particolare, dalla cima si vede benissimo l’oasi tra la kasbah e il villaggio, con il fiume che scorre nel mezzo. Le mura della kasbah sono in fango e paglia, costruite e ristrutturate rispettando la tradizione.
Salendo verso la cima della Kasbah è possibile incontrare gli artigiani tradizionali; tra di essi, merita una visita l’artigiano che pittura su carta. Utilizza una tecnica molto particolare, e ottiene la sua pittura con un miscuglio di acqua e tè riscaldati con il gas; il risultato è davvero sorprendente.
Oltre al pittore, suscita molto interesse anche l’artigiano dedito alla lavorazione dei tappeti, ancora oggi tessuti interamente a mano. Nonostante non sia più molto popolata come un tempo, si è creata un’atmosfera molto particolare, ed è sempre piacevole incontrare ancora qualche famiglia con i loro animali.
Avvicinandosi a Ourzazate si nota già da lontano una struttura molto grande; si tratta della centrale solare NOOR 1, costituita da un’area di 2500 ettari ricoperta di pannelli solari. È la più grande al mondo: è stata inaugurata nel dicembre 2015 e produce 160 megawatt di energia, capace di soddisfare il fabbisogno di 650.000 persone.
I miei prossimi passi
Siamo giunti al termine di questo mio percorso digitale per le tappe del Marocco che visiteremo questo autunno. Significa forse che adesso non scriverò più nulla? Assolutamente no!
Si prospetta un settembre ricco di attività, con nuovi corsi e tantissimi contenuti del mio blog e della mia pagina Facebook.
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Nel frattempo ti ringrazio per aver letto questa tappa e ti aspetto al prossimo articolo.
Un abbraccio
Giovanna
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