Cosa significa viaggiare in Marocco per me?

Il Marocco rappresenta un luogo magico. La sua atmosfera, il suo calore, il popolo che la abita; sono tutti tratti distintivi che per me significano benessere e scoperta continua.

Poco tempo fa ho avuto l’occasione di fare un viaggio che ha lasciato in me qualcosa di molto forte, al punto che ho deciso di riproporre qualcosa di simile a chiunque voglia riscoprire sè stesso, lontano dalle comodità moderne, dalla confusione e dalla routine a cui siamo abituati.

Un viaggio in una terra magica, tutta da scoprire e capace di trasmettere un’energia speciale.

Il significato di viaggiare in Marocco

Non è mai facile riportare a parole le emozioni che ho provato la prima volta che mi sono recata in questo paese; emozioni che rivivo periodicamente ad ogni mia visita, anche se con sfumature sempre nuove e luminose, e che provo a trasmettere articolo dopo articolo.

Quando penso a viaggiare in Marocco, sono dell’idea che non si tratti tanto di un viaggio geografico quanto spirituale.

Certo, le occasioni per spostarsi non mancano, e i chilometri percorsi crescono numerosi sotto le scarpe, le ruote o le zampe del dromedario. Mi piace pensare però che la strada percorsa dalla mente e dall’anima vada di gran lunga oltre ogni misurazione tradizionale.

L’incontro con dei luoghi meravigliosi risveglia sempre in me una connessione unica e trascendentale, sia con il mondo che mi circonda sia con il mio io interiore.

Non importa se siano luoghi già visti: per me, ogni volta, il viaggio rappresenta un accrescimento della conoscenza di me stessa, e ne colgo sempre l’importanza vitale.

Più di tutto però mi stupisce la connessione con le persone che incontro: il contatto con una cultura così lontana eppure così vicina, che mi rende così grata della vita e dell’umanità ancora presente su questo pianeta.

Ma la riscoperta di sé stessi non avviene nei centri affollati delle grandi città, quanto piuttosto nel mezzo del deserto, dove è meraviglioso trascorrere almeno un paio di giorni.

Sarà qui che avrai la possibilità di lavorare su di te, dove potrai scoprire il silenzio e la pace di questo luogo incantato. Potrai percepire la magica energia che permea le dune di sabbia, e potrai portarla sempre con te, ovunque sarai.

Scoprirai l’importanza di ascoltare te stessa/o, e nel profondo silenzio potrai dedicare del tempo per capire cosa veramente desideri nella tua vita.

abbraccio-nel-deserto

Ecco l’itinerario del viaggio di Novembre 2018

Questo viaggio ti permetterà di vedere paesaggi incantevoli, dove potrai renderti conto della bellezza naturale che incontri, nel tragitto da Marrakech fino al deserto di Merzouga. Arrivati nel deserto, faremo un trekking con i dromedari fino al CAMPUS dove passeremo 3 giorni immersi tra le dune del deserto.

Avremo l’occasione di osservare i suggestivi tramonti dalle dune, un momento in cui verremo veramente pervasi dalla bellezza naturale del luogo.

Dopo il tramonto, nel nostro bivacco con i berberi, potremo goderci la serata con canti e musiche del luogo, ammirando il cielo stellato e dormendo sotto le stelle cadenti.

Questo é il programma previsto della settimana:

  • 1° giorno: 10.11.18 dall’aeroporto al riad di Marrakech e visita guidata di Marrakech
  • 2 ° giorno: Marrakech → Ait Benhaddou – Valle del Dadès
  • 3 ° giorno : Valle di Dades → Merzouga Via Todgha Gorge
  • 4 ° giorno: area Merzouga, tra cultura e tradizione
  • 5 ° giorno: campo di Merzouga
  • 6 ° giorno: campo di Merzouga
  • 7 ° giorno: Merzouga → nkob
  • 8 ° giorno: nkob → Marrakech
  • 9 ° giorno: 18.11.18 partenza per Milano

Attenzione, i posti sono limitati! Ancora 2 posti liberi per il viaggio!

Per maggiori dettagli di questo viaggio che ti permetterà di uscire dalla tua zona di confort scoprendo la tua vera essenza, ti lascio il link con l’itinerario completo del viaggio.

Ricordati che sei unica e speciale e spetta a te a fare qualcosa di straordinario. Se sei interessato a partecipare al viaggio dal 10 al 18 Novembre 2018, contattami inviando un’email a info@giovannasolca.ch

Quando c’è una meta, anche il deserto diventa strada.