Ci si può prendere cura di sé stessi senza dover per forza ricorrere a medicinali ed integratori? Nell’articolo di oggi voglio parlarti proprio di questo, e la risposta è: assolutamente sì!

Da anni mi curo sempre di più in modo naturale, e ti posso anche dire che a 50 anni non prendo pastiglie di nessun genere per la mia salute. Cerco di nutrirmi in modo sano; ma cosa vuol dire “in modo sano”? Semplice, sto attenta a come mi nutro e mi assicuro che ciò che mangio, mi faccia sentire piena di energia.

Non tutti i  cibi sono uguali: ci sono cibi che appesantiscono e ti fanno sentire affaticata, con il bisogno di volerti sdraiare. È pensiero comune infatti che la pennichella sia una cosa normale; se fai attenzione però ti accorgerai che non sempre dopo pranzo hai bisogno di riposare.

L’alimentazione sana deriva dall’ascolto di sé stessi

Ogni mio giorno mi ascolto e cosa mi comunica il mio stomaco, il mio corpo e la mia mente. Scelgo con cura cosa mangiare e come nutrirmi, scelgo soprattutto piatti semplici, ed evito di mescolare le pietanze, perché altrimenti il mio stomaco mi punisce.

Come faccio a capirlo? Il mio corpo me lo comunica direttamente; mi sento affaticata, senza energia, sento che fatico a digerire. Insomma, il mio stomaco sembra la tenda di un circo, e impiego ore a sentirmi di nuovo bene. 

Ho cominciato quindi a fare delle scelte, e ho deciso di mangiare più leggero; ho eliminato farina, carne, zuccheri, alcool, formaggi e caffè. Da allora mi sento come una farfalle con la voglia di volare. 

Da anni non mangio più carne; è una decisione che ho preso dopo aver approfondito il tema e letto il libro del dottor Filippo Ongaro, che ha studiato la nutrizione degli astronauti. 

In breve, lui spiega che la carne porta infiammazione alle articolazioni. Era un periodo che avevo male ai polsi, e quindi ho deciso di provare. Ho iniziato a eliminare tutti gli affettati e la carne rossa, continuando a mangiare la carne bianca e il pollo. Chiaramente ho iniziato lentamente, a piccoli passi: si tratta infatti di un percorso da seguire giorno dopo giorno e un po’ alla volta, per permettere al metabolismo di apprendere le nuove abitudini e riadattarsi al nuovo tipo di alimentazione.

“Fare la differenza” passa anche attraverso il cibo

Dopo la carne ho cominciato ad analizzare ogni tipo di cibo per capire che effetti produceva al mio corpo. Per la farina ho dovuto percorrere un lungo cammino per comprendere che mi gonfiava e mi affaticava; impiegavo molte ore a far passare questa sensazione, ad un certo punto avevo perfino la percezione di soffocamento, mi sentivo chiudere la gola. Ho provato diversi tipi di farina e, alla fine, ho capito che era meglio smettere di mangiarla. 

C’è stato un periodo della mia vita in cui mi piaceva molto mangiare i formaggi stagionati; abbinati alle pere, con le noci e accompagnati da un buon bicchiere di vino. Sicuramente era una prelibatezza cibarsi di questa bontà, ma ogni volta mi capitava di sentire ancora il giorno successivo la pesantezza di stomaco dovuta da questa alimentazione. Dunque mi sono infine impuntata e ho preso una saggia decisione: ho iniziato a eliminarli dalla mia alimentazione.

Sul vino potremmo parlare per ore; al di là del gusto e del rilassamento associato, è vero anche che un bicchiere tira l’altro e la voglia diventa sempre di più. Da anni ho smesso di accompagnare la cena con del vino, perché alla fine mi toglie la forza e l’energia, con gli effetti collaterali percepiti anche nei giorni successivi.

Anche per il caffè ho fatto lo stesso ragionamento: ogni tanto ne bevo ancora qualcuno, ma ho smesso di esserne dipendente perché alla fine ti accorgi che l’effetto è solo momentaneo. 

Per quanto riguarda gli zuccheri, per mia fortuna, non ho mai sentito il bisogno di mangiare dolci. So che per molti può essere molto difficile rinunciarvi completamente, ma si può trovare l’alternativa, come ad esempio il cioccolato nero.

Se ti dicessi che mangiare dolci è come buttare del grasso sul motore della tua auto il grasso, continueresti a farlo?

Prendersi cura di sé stessi è fondamentale!

Dopo diversi anni di studio del mio corpo posso dire con sicurezza quali siano i cibi che mi fanno sentire a disagio. Per me è stato fondamentale, e mi ha portato a fare la differenza prendendomi cura del mio corpo e della mia mia mente; in questo modo infatti ho più energia, soprattutto per i miei pensieri, e mi posso dedicare anche ad una cucina diversa, in cui dedicare più tempo e attenzione.

Ho scelto comunque di fare la differenza per la mia salute, mente, corpo, e ti garantisco che l’energia non mi mancano.

E tu, come ti prendi cura di te stessa? Fammelo sapere! Ti aspetto con i tuoi commenti sulla mia pagina Facebook, dove puoi trovare contenuti come questo aggiornati ogni giorno!