Vi racconto com’è andata 

È già passato un mese!

Questo periodo trascorso in Marocco mi ha regalato tantissime emozioni che mi porterò dentro, insieme ai ricordi delle avventure con le mie compagne di viaggio.

Al mio arrivo in Marocco, sono riuscita a concedermi quattro meravigliosi giorni con alcuni amici e ci siamo divisi il tempo tra visite di piacere e lavoro a Marrakech.

Ourika: le cascate

Gambe in spalla, abbiamo deciso di fare trekking insieme e siamo andati a Ourika.

I suoi paesaggi suggestivi, le strade da percorrere e quei paesini caratteristici fanno della Valle dell’Ourika una delle mete più interessanti da visitare, partendo da Marrakech.

Tra le cose da non perdere in questo luogo c’è sicuramente la cascata.

Uno scorcio che lascia tutti a bocca aperta, la cascata si getta in quello che è un piccolo laghetto naturale e alcuni ragazzi ne approfittano per farsi un rigenerante tuffo.

Se venite sappiate che l’acqua è molto fredda!

Il bello di questa escursione è che è fattibile in un giorno.

Una sosta prima di ricominciare

Per preparami al meglio al viaggio di crescita personale ho preferito restare cinque giorni a Marrakech.

Mi sono presa il mio tempo, ho avuto modo di organizzare e pensare a tutto.

Quello che faccio mi piace tantissimo e mi metto al servizio delle persone con grande entusiasmo; pensare e tutto richiede tempo ed energie, quindi i giorni precedenti ai viaggi mi dedico totalmente al mio equilibrio.

Vi assicuro che questa preparazione è fondamentale così, quando arrivano le partecipanti, sono pronta per vivere al meglio il viaggio e condividere le esperienze. In questo modo anche il gruppo può giovare di questa avventura.

Per due settimane di viaggio ho accompagnato ben quindici persone ed è stata, come sempre, un’esperienza unica.  

Viaggiare con tante persone può sembrare difficile, mi piace osservare ogni partecipante per vedere come si approccia alla novità del viaggio e alle nuove compagne di avventura. Tutti cercano di adattarsi al cambiamento e alle novità. 

Al contrario, quando le persone condividono le esperienze diventano molto collaborative.

Da Marrakech al deserto

Con il primo gruppo ho intrapreso un percorso affascinante.

Siamo partiti dalla caotica Marrakech per poi arrivare al silenzio del deserto: un contrasto pazzesco.

Un cammino che ci ha portati gradualmente dal rumore della città marocchina al silenzio delle dune.

Dopo la nostra pausa ripartiamo in direzione N’Kob.

Rimirando la distesa di 1200 km costellata di palme, ci ripromettiamo di acquistare qualche dattero, al rientro.

Il nostro viaggio è stato intervallato da alcune tappe imperdibili.    Lungo il percorso abbiamo attraversato la suggestiva Valle Dades; questa Valle è attraversata dal fiume Dades, lungo circa 200 Km.

Abbiamo fatto tappa alla Valle delle Rose , una delle più belle di questo paese, caratterizzata da un paesaggio dai forti contrasti; nel giro di pochi chilometri infatti si passa da paesaggi aridi a zone fiorite e piene di verde. 

Il Marocco mi affascina anche per questo.

Sempre vicino, abbiamo fatto le Gole di Todra.

Il paesaggio dal quale siamo circondati è maestoso, camminiamo in mezzo a pareti rocciose che si ergono intorno a noi e, alzando lo sguardo verso l’alto, ci sentiamo avvolti dal maestoso canyon.

Il Sahara

Quando arriviamo a Merzuga, nel deserto del Sahara, restano sempre tutte a bocca aperta, di fronte a questo meraviglioso paesaggio che ci troviamo: dune alte e dorate dove regna una pace infinita.

Provate a chiudere gli occhi e immaginatevi una distesa grande come il mare fatta di sabbia. Le dune sembrano quasi stringerci dentro un caloroso abbraccio tanto sono maestose.

Trascorriamo tre giorni interi immersi nel deserto.

N’Kob

Per la nostra permanenza ci sistemiamo in un campo privo delle comodità alle quali siamo abituati a casa; c’è sempre bisogno di un pochino di tempo per ambientarsi, è normale, comunque tutti riesco a viverla con lo spirito giusto!

La meraviglia di questa sistemazione è che restiamo a stretto contatto con la natura giorno e notte.

Ci adattiamo con quello che abbiamo e le emozioni che proviamo sono tantissime.

Il mio compito in questi tre giorni è quello che di trasmettere valore e sostenere il gruppo fornendo loro gli strumenti per adattarsi a questo tipo di vita.  

Nonostante il campo non abbia tutti comfort a cui siamo abituati e sicuramente lo spirito di adattamento è molto diverso per ogni persona, vi posso assicurare che quando arriva il momento di andarsene è sempre un dispiacere. Ci lasciano tutti un pezzetto di cuore, me compresa, che vivo ogni volta come se fosse la prima.

Le emozioni che ci portiamo dentro sono tante e ce le portiamo dentro a lungo.

Io ho avuto la fortuna di vedere e vivere il deserto cinque volte quest’anno, ad ogni viaggio provo qualcosa di unico e mi emoziono sempre in modi diversi.  

Si è accompagnati da un senso di libertà e di pace. Il silenzio nel quale viviamo ci permette di ascoltarci veramente.  

E per il secondo gruppo: trekking!

Mentre vi racconto tutto mi rendo conto di quanto sia stato vivo questo mese.

Con l’altro gruppo, infatti, ho fatto tre giorni intensi di trekking. Un’esperienza di vita unica, a tratti faticosa, che solo chi vive riesce a comprendere fino in fondo

Si tratta di un’avventura che dà la possibilità di immergersi realmente nella scomodità e nella semplicità di una vita nomade.

La fortuna di vivere con i nomadi è un privilegio del quale sono grata ogni volta che vado in Marocco ed è una cosa che affascina anche i miei compagni di viaggio.

Qualcosa che lascia il segno

È stato un piacere condividere con tanta gente questa fantastica esperienza.

Un percorso che ha dato modo alle persone di viaggiare attraverso loro stesse, crescere, vivere insieme ad una famiglia nomade e di mettersi in gioco in situazioni anche poco confortevoli.

Vedere persone che vivono con poco e lo apprezzano, mi commuove sempre tantissimo.

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Mi riempie di gioia guidare gli altri attraverso questi viaggi.

Le persone rientrano a casa sempre trasformate ed arricchite; essere partecipe ogni volta è un dono e un motivo di crescita anche per me. Tramite i miei racconti cerco di trasmettervi le emozioni delle esperienze vissute, cercando di raccontarti al meglio la mia esperienza.

Questi viaggi sono diversi da quelli a cui siamo abituati, non sono come le solite vacanze in cui prenotiamo su Booking un albergo a cinque stelle con tutte le comodità e i servizi di casa.

Prendiamo il trekking: in quel caso ad esempio non troverete mai il bagno. Vivere dentro le famiglie nomadi però, esattamente come loro, ti porta ad apprezzare fino in fondo l’avventura con tutte le sue difficoltà.

Io stessa, prima del trekking in Marocco, non avevo mai dormito in un sacco a pelo in mezzo al nulla. Adesso è qualcosa che vivo con grande piacere e serenità. La magia dei racconti dei Nomadi intorno al fuoco, riuniti sotto il cielo stellato ed immersi in mezzo alla natura incontaminata è un momento suggestivo ed impossibile da dimenticare.

Avere la fortuna di immergersi in tutto questo è unico!

“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi, e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.”

Dalai Lama

Continuo a credere molto in quello che faccio, combinando nuovi percorsi di crescita a una vacanza diversa dal solito.

Chi partecipa ai miei percorsi ha la possibilità di viaggiare dentro e fuori di sé scoprendo nuovi luoghi e vivendo a contatto con persone di culture diverse e con vite più semplici.

Ogni viaggio è diverso.

Cambiare significa rinnovarsi e mettersi in gioco vivendo giorno dopo giorno il cambiamento.

Perse in mezzo al nulla, provo ad accendere il telefono ma non c’è campo, provo chiamare Mohamed ma anche il suo cellulare non prende.

Non sappiamo se cambiando si migliora sappiamo che per migliorare bisogna cambiare

I prossimi appuntamenti sono programmati per la primavera 2020.

Il primo sarà dal 24 Aprile al 3 Maggio con il trekking.

Il secondo invece sarà dal 9 al 17 Maggio e passeremo attraverso le città imperiali in Marocco.

Per fortuna ad un certo punto Mohamed ci intravede e ci spiega da lontano come scendere a valle.

Mi ritengo molto fortunata.

Voglio ringraziare la guida che ci ha accompagnato in questi viaggi, Mohamed, perché insieme a lui riesco a regalare ai miei partecipanti esperienze davvero uniche. 

Io e Mohamed trasmettiamo con amore il lavoro che facciamo, accogliamo le persone nel migliore dei modi e ci mettiamo a loro completa disposizione.

Questo lavoro che richiede molta pazienza e molta calma, non posso negarlo.

In cambio alle persone chiediamo rispetto confronti di tutti, e fino ad oggi abbiamo avuto solo grandi soddisfazioni.

Grazie di cuore,

Giovanna