Buon 2020 a te!
Ti auguro davvero che quello appena iniziato sia un anno ricco di emozioni, pensieri positivi e momenti speciali pieni di magia e di tanto amore per te stessa.
Ricorda di farti accompagnare dalla motivazione per realizzare quello che sai che potrà farti bene.
A volte incontro persone con bellissime intenzioni che abbandonano facilmente l’idea, e questo è sempre un vero peccato.
Oggi ti voglio raccontare quali sono stati i miei regali di Natale.
Sono certa che tutti noi occidentali abbiamo di tutto e anche di più.
Quindi, in questo scenario di abbondanza e di esagerazione, quale potrebbe essere il regalo perfetto e veramente significativo per ognuno di noi!?!
Ciò che serve davvero
A dicembre sono stata in un centro commerciale dove vendevano la scarpa delle principesse in vetro, abbinata a dei sali da bagno.
Ti giuro che nel guardarla ho pensato: “davvero c’è ancora chi regala queste cose??”, e mi sono messa a ridere, immaginando di ricevere io stessa un regalo così.
Quante volte ti capita di comprare qualcosa pensando di averne bisogno, o addirittura di non poterne proprio fare a meno, per poi scoprire di esserti sbagliata?
È successo anche a me… Ultimamente ho comprato delle scarpe convinta che le avrei subito sfruttate, e invece giacciono ancora immacolate nell’armadio.
A Natale – memore di tutte queste riflessioni – ho deciso di non fare regali materiali e di destinare i soldi che mi sarebbero serviti per oggetti probabilmente inutili alla beneficenza: sono stata in Marocco ed ho acquistato per alcune famiglie nomadi della zona dei pile caldi insieme a scarpe e calze per i bambini, e a questo carico ho aggiunto gli indumenti e le giacche donati da persone amiche che non ne avevano più bisogno.
Regali che non hanno bisogno del pacchetto
Credimi: vedere negli occhi di quei bimbi e dei loro genitori la gioia e la gratitudine mi ha davvero riempito il cuore.
Quelle scarpe e quei vestiti permetteranno loro – che vivono nella semplicità più assoluta – di affrontare i mesi più freddi con maggiore serenità.
E questo è un regalo enorme, non trovi?
La vita delle famiglie nomadi in Marocco è faticosa.
Le loro case sono tende, che vengono smontate ogni 21 giorni per potersi spostare tra le montagne alla ricerca del cibo da dare agli animali (soprattutto capre, che sono un bene prezioso, che a volte vengono vendute nei mercati per comprare beni di prima necessità, tra cui datteri e verdura).
Per fortuna però c’è chi si sta occupando di sostenerli, di assistere le donne nel parto, di curarli in caso di malattie e di portarli in ospedale in caso di urgenze.
Mi riferisco all’Association Nomades Saghro pour le développement, che attualmente è impegnata anche nella creazione di nuovi pozzi d’acqua, per consentire alle famiglie di non dover fare ogni giorno tanti chilometri a piedi per poter dissetare se stessi e i propri animali.
Il mio Natale diverso
La nostra guida Mohamed fa parte di questa associazione ed è la persona che mi ha accompagnato a fare visita a queste famiglie.
Il Natale appena trascorso, per me, è stato diverso.
Più significativo, perché l’ho vissuto pensando di aver regalato ai bimbi, immaginato loro più al caldo e confortevoli.
Credo molto nella forza dei gesti – anche i più semplici – fatti con il cuore, e nella possibilità che ognuno di noi ha di fare la differenza per le persone che incontra lungo il proprio cammino.
Auguri di nuovo a te, dunque, per un anno pieno di gesti semplici, di cuore e di calore!
Con affetto,
Giovanna
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