In vista dei miei corsi in programma per le prossime settimane, ho deciso di scrivere questa guida riassuntiva sul meditare. Sono in molti a chiedermi informazioni riguardo a come cominciare, e sono tantissimi gli articoli e i libri che parlano della meditazione, alcuni in modo corretto, altri in maniera totalmente sbagliata.

Ecco spiegato il motivo di questo articolo: facciamo un po’ di chiarezza su questo tema, a cominciare dal fatto che meditare non vuol dire per forza essere seduti a gambe incrociate su un tappetino con gli occhi chiusi!

Prima di proseguire ti lascio il link ai miei corsi in programma per l’8 e il 9 ottobre qui a Lugano. Per adesso c’è ancora qualche posto disponibile: clicca sui pulsanti qui sotto per tutte le informazioni.

Un po’ di storia: il metodo Louise Hay

Chi mi segue sa che ruolo ha avuto Louise Hay nella mia vita; i suoi insegnamenti sono stati indubbiamente un punto di svolta nella mia vita e continuano tutt’oggi ad essere un punto di riferimento in tutto quello che faccio.

Ma chi era Louise Hay? Oltre ad essere stata una bravissima scrittrice ed editrice, è definita a livello mondiale come una delle più grandi cultrici del pensiero positivo e del ruolo che questo ha nella vita di ciascuno di noi.

Ho fiducia nella mia capacità di apportare cambiamenti positivi nella mia vita.

Louise Hay

Nei libri che ha scritto (“Puoi guarire la tua vita” o “Il potere è in te”, solo per citare i due più importanti) si legge bene la sua dedizione alla vita, e il percorso che ha fatto per diventare una dei massimi esponenti della crescita personale, facendo così del pensiero positivo un’arma potentissima con cui affrontare qualsiasi difficoltà che la vita ci pone davanti.

Da questa filosofia, su cui Louise Hay ha fondato la sua intera esistenza, sono derivate diverse correnti di pensiero, tra cui anche quelle sfociate nella meditazione e nel meditare in maniera costruttiva e produttiva per il proprio corpo.

Meditare secondo Louise Hay

È necessario quindi comprare il tappetino di gomma e sedersi a gambe incrociate? Assolutamente no! Non è la posizione infatti che guida il nostro pensiero, ma bensì il pensiero stesso.

C’è chi, soprattutto all’inizio, ha bisogno di assoluta tranquillità, una posizione comoda e la massima concentrazione sulla propria mente; ma vi posso assicurare che, dopo un po’ di pratica, sarete in grado di meditare anche mentre state facendo qualcos’altro. Io stessa mi ritrovo a meditare mentre sto svolgendo le cose più disparate: dalle semplici faccende domestiche alla guida dell’automobile.

Quello che conta infatti è ciò su cui focalizziamo la nostra mente, più che il nostro corpo; il pensiero positivo infatti può strutturarsi in maniera costante in noi, senza per questo separarsi dalla nostra vita.

Meditare in modo alternativo

È stata Louise stessa ad indicare delle meditazioni specifiche con lo scopo di guarire la propria vita. Ve ne elenco brevemente qualcuna:

  • Alimentazione: come mi nutro? Su che tipo di alimentazione baso la mia vita? Per molti il cibo ha assunto un ruolo marginale: siamo troppo presi dai ritmi frenetici della nostra vita per concentrarci su ciò che mangiamo. Tuttavia, nutrire il proprio corpo e la propria mente con amore e attenzione è un passo fondamentale per dare maggiore importanza a se stessi; solo quando capisco di essere ben nutrito e accudito posso sentirmi sano, felice e pieno di vita.
  • Comunicazione: il nostro rapporto con gli altri definisce enormemente il posto che occupiamo nel mondo e nell’universo. Una comunicazione amorevole è una delle esperienze più felici e potenti che le persone possano sperimentare. Tutto ciò che dico e faccio è una proiezione di me verso l’esterno, e genera una situazione nuova e una risposta nei miei confronti. Prendiamoci del tempo per osservarci dall’esterno: com’è la mia comunicazione?
  • Espandere gli orizzonti: fin dove vogliamo arrivare espandendo gli orizzonti della nostra mente? In realtà, la vita è semplice e garantisce totale libertà. Sono i nostri pensieri a essere difficili, limitati, basati sulla vergogna e sulla convinzione di non essere all’altezza. Solo se siamo disposti a lasciar andare alcuni dei nostri schemi limitanti e a imparare qualcosa di nuovo, possiamo crescere e cambiare. Quante volte mi sono ritrovata ad uscire dagli schemi e dalla mia zona di comfort? Ricordo la prima volta che sono andata in Marocco, per esempio.. E guarda un po’ a cosa mi ha portato!

Riassumendo quindi, la meditazione è uno status mentale da adottare, più che un semplice passatempo per impegnare qualche pomeriggio seduti sul tappetino. Se vuoi saperne di più ti aspetto direttamente ai miei corsi di ottobre, dove spiegherò in maniera pratica in cosa consiste la meditazione creativa e tutti gli strumenti per poterla replicare ogni giorno con qualsiasi azione che compiamo.

Ti aspetto! Scrivimi una mail a info@giovannasolca.it per qualsiasi dubbio o domanda, e seguimi su Facebook per restare sempre aggiornato sulle novità e ricevere giornalmente dei consigli su come affrontare positivamente la propria vita ⬇

Un abbraccio

Giovanna