L’inerzia è probabilmente la forza che regola il ritmo della nostra vita: ci abituiamo ad alzarci ad una certa ora alla mattina per andare a lavoro; abbiamo un tempo prestabilito per prepararci e fare colazione; ci mettiamo un tot di minuti per raggiungere il nostro posto di lavoro.

Tutto questo segue un proprio ritmo, un’abitudine, e dobbiamo ancora cominciare la nostra giornata. In molti dicono che l’abitudine è una cosa buona: permette di sopportare meglio la fatica del giorno, arrivando in maniera più leggera al fine settimana. Si comincia così un nuovo ciclo.

Per quanto benefica possa essere l’abitudine, è però indispensabile uscire periodicamente dalla zona di comfort; i vantaggi in termini di benessere sono molteplici, e adesso ti spiego quali sono.

Che cos’è la zona di comfort?

La zona di comfort è costituita da tutto un insieme di cose abitudinarie che ci circondano: luoghi, persone, oggetti. La zona di comfort a cui si pensa di solito è la propria abitazione; di essa conosciamo tutto, a partire dagli spazi fino ad arrivare ad ogni singolo oggetto che ci appartiene. Conosciamo le persone che vivono all’interno, con cui abbiamo un legame unico e personale.

La propria casa però rappresenta solo uno degli elementi che costituiscono la zona di comfort: questa infatti può essere estesa al proprio posto di lavoro, al parco dove si passeggia di solito, alla casa dell’amico che visitiamo sempre. Tutto sta nel rientrare in un’abitudine, cioè se si tratta di un luogo dove compiamo un’azione quotidianamente o con cadenza regolare.

Sono tutti spazi dove ci si sente a proprio agio: sappiamo come muoverci, sappiamo con chi parlare e di cosa parlare, anticipando se una persona specifica ci può capire o meno. Abbiamo la percezione di un controllo totale, e si crea nella nostra mente la visione di un mondo perfetto.

Cosa può succedere nella zona di comfort?

Proprio per questo la zona di comfort può diventare molto pericolosa: che succede se si vengono a creare situazioni di malessere? Molte volte è proprio all’interno della zona di comfort che dobbiamo cercare la nostra fonte di disagio perché si tende a dipingere un mondo incantato senza renderci conto di quello che in realtà può farci stare molto male.

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Facciamo qualche esempio:

  • Il nostro partner o la nostra compagna da qualche giorno è strana; è più assente in casa, non risponde agli stimoli, la si percepisce distante. Potremmo pensare: “È un periodo, magari è stanca dal lavoro, oppure ha altri pensieri per la testa.” Questo è il tentativo di continuare a dipingere il nostro mondo perfetto. Quello che succede nel profondo però è un segno nell’anima, che si ripercuote nella mente e ci porta ai primi sintomi di malessere.
  • Portiamo il nostro bambino al parco, come ogni settimana. Da un po’ di tempo però c’è un ragazzino molto fastidioso, e per dieci minuti il piccolo è infastidito, irritato. Poi torna felice e sorridente come sempre, ma anche questo è un segno che rimane nel profondo. Giustifichiamo il gesto come un piccolo inconveniente, ma siamo sicuri che a nostro figlio sia andata giù?

Sono tutte situazioni che possono capitare a chiunque, e se per alcuni possono durare poco tempo, per altri si protraggono per mesi o anni. Questo perché restiamo ancorati alla nostra zona di comfort, e non riusciamo a concepire che il male può nascere anche al suo interno, non per forza viene generato da fattori esterni.

Come si fa allora per risolvere questa situazione? Vi racconto la mia esperienza.

La mia esperienza fuori zona di comfort: il viaggio in India

 

È nata dentro di me la voglia di andare in viaggio sola, partire per un viaggio avventura alla scoperta di me stessa. Avevo bisogno di un luogo dove potermi ascoltare, sentire quelle vibrazioni e energia che da tempo non riuscivo più a percepire.

Ho deciso quindi di uscire dalla mia zona di comfort. Ho prenotato un volo per l’India e ho dato inizio ad un viaggio di sviluppo personale e spirituale; solo così ho imparato quali fossero i miei limiti, sono cresciuta giorno dopo giorno e ho ritrovato quel benessere che stavo cercando.

Impara a lasciarti andare alle cose che ti fanno stare bene.

Solo così riuscirai a scoprire nuovamente te stessa e quello di cui hai bisogno.

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Il ritrovamento del benessere

L’India ha rappresentato per me un viaggio indimenticabile, ho visitato posti meravigliosi e, cosa più importante, ho ritrovato me stessa. Sono cresciuta molto a livello personale e ho capito una volta in più fino a quanto potevo spingermi.

Dopo qualche tempo mi ha raggiunto anche mio marito, ed è stato bellissimo scoprire quelle terre in sua compagnia; anche per lui si è trattato di uscire dalla propria zona di comfort e, nonostante qualche resistenza iniziale, è stata anche per lui un’esperienza indimenticabile.

E tu? Riesci ad uscire dalla tua zona di comfort?

Lo so che all’inizio è difficile ma fidati, può rivelarsi molto più utile ed efficace di qualsiasi altra terapia.