Cosa mi diresti se ti dicessi che la vita è veramente semplice? Hai mai provato a capire quanto te la stai complicando? La semplicità è uno degli elementi fondamentali della mia vita: da anni sto compiendo un percorso di miglioramento interiore con lo scopo di sentirmi meglio e vivere una vita di piena semplicità.

Nel tempo ho cambiato e migliorato la mia vita: sono cresciuta in una famiglia grande e rumorosa, tra la serietà di un’attività a conduzione familiare e l’allegria delle feste trascorse tutti assieme.

Una famiglia che ha scelto di condividere una passione e di trasformarla in un lavoro: sarò sempre grata a mio papà per la grande scuola di vita che mi ha donato e per avermi insegnato il vero significato della parola lavoro.

Attenzione: dedicare tutta la vita al lavoro si rischia di perdere di vista la semplicità della vita e le strade giuste per trovarla.

Bambini nel deserto

Come ritrovare la semplicità

Nel corso degli anni mi sono resa conto che al di fuori del lavoro c’era letteralmente un mondo ed ho capito che spettava a me scoprirne tutti i contorni e le sfumature. Ho cominciato quindi un percorso laterale seguendo scuole di crescita personale e studiando tanto: avevo bisogno di cambiare me stessa e mi sono impegnata duramente per farlo.

Un po’ alla volta ho scoperto una vita più leggera, eliminando il superfluo e tutte le influenze negative che mi appesantivano; ho cominciato ad apprezzare la mia semplicità, cambiando il modo di vedere le cose e apprezzando di più me stessa e tutto quello che mi circonda.

Leggerezza e semplicità sono due principi che regolano la mia vita, a cominciare dai miei viaggi, e mi permettono di stupirmi ogni volta anche della semplicità stessa: proprio qualche giorno fa, qui in Marocco, mi sono fermata in un villaggio in mezzo al nulla per portare qualche dono ai bambini. Ho donato loro delle caramelle e qualche penna, ma mi sono accorta che le temperature si sono abbassate tantissimo e faceva molto freddo.

Semplicità nei piccoli gesti

In quel momento ho pensato: “Potevo portare delle calze e dei vestiti invece delle caramelle!” Quando mi sono fermata con l’auto i bambini mi sono corsi subito incontro, pieni di sorrisi e di felicità. A loro non importa di avere così poco e di vivere nella totale semplicità; sono sempre felici e non vedono l’ora di contagiare tutti con il loro sorriso!

Condividere la semplicità

L’idea di scrivere questo articolo mi è venuta grazie ad uno scambio di messaggi che ho avuto con una signora qualche giorno fa. Chiara infatti mi ha scritto:

“Ciao Giovanna, posso chiederti cos’è per te la semplicità? Sto leggendo alcuni saggi sul tema e mi piacerebbe conoscere la tua opinione.”

La mia risposta è stata: “Ciao Chiara, per me la semplicità è apprezzare le cose semplici, anche in mezzo al nulla, e saperle accogliere nel cuore; anche donare un sorriso e vederne ritornare altri mille, per me questo è semplicità 🥰”

“Grazie Giovanna per le tue parole. La semplicità che sto cercando in questo momento è quella dell’essere interiore perché non può esserci vera semplicità se non si è liberi dentro. 

La semplicità, essenziale e reale, può nascere solo interiormente e, a partire da lì, può poi dare luogo a una manifestazione esterna, coerente e vera. Questo ho cominciato a  capirlo leggendo “La ricerca della felicità” di Jiddu Krishnamurti. […] È relativamente facile possedere poche cose ed esserne soddisfatti; accontentarsi di poco e, magari, dividere quel poco con altri. Ma una semplice manifestazione esteriore di semplicità nelle cose, in ciò che si possiede, non implica certo la semplicità dell’essere interiore. Il problema è, dunque, come essere semplici, perché la semplicità acuisce la sensibilità. È fondamentale avere una mente sensibile, un cuore sensibile, che siano capaci di una percezione e ricezione rapida…”

La semplicità nel passeggiare

“E certo si può essere semplici interiormente solo se si comprendono gli innumerevoli impedimenti, legami, paure, che ci imprigionano. Ma alla maggior parte di noi piace essere prigionieri – delle persone, degli oggetti, delle idee. Dentro di noi siamo prigionieri, anche se esteriormente sembriamo molto semplici. Internamente siamo prigionieri dei nostri desideri, bisogni, ideali, di innumerevoli motivazioni… Solo quando si è umili, ma non di un’umiltà coltivata, solo allora si è in grado di affrontare i tanti problemi pressanti della vita, perché non ci si ritiene importanti, non si guarda alle cose attraverso il filtro delle proprie urgenze e del proprio senso di importanza; si considera invece il problema in sé e così si è in grado di risolverlo.”

Un concetto, quello di Krishnamurti, bellissimo ma veramente difficile, più che da cogliere, da capire nelle sue infinite sfumature che si rendono evidenti quando lo si crede/cerca di applicare alla vita di tutti i giorni.”

Voglio ringraziare di cuore Chiara per avermi dato degli spunti molto interessanti che volentieri condivido nel mio blog.

E tu, di cosa hai bisogno per sentirti davvero felice?

In tutto questo con il tempo ho capito che fa una grande differenza sentirsi leggeri dentro.

Tutto questo mi fa sentire semplice; ho semplificato tante cose nella mia vita e, grazie alla semplicità, sono stata capace di trovare il tempo per fare tutto quello che voglio. Il tempo è un dono prezioso!

Libera la mente, vivi nel tuo mondo di semplicità e goditi ogni momento. La semplicità è semplice, se la si spiega la si complica. 

Porta dentro di te il messaggio 🤷‍♀️ 

Buon lavoro a te! Un abbraccio

Giovanna ❤️